martedì 16 marzo 2010

Messaggio del Papa ai giovani, domande controcorrente per trovare la risposta (Ognibene)


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Chiusa la visita apostolica ai Legionari di Cristo.Ratzinger aprì l'inchiesta già da cardinale nonostante le resistente interne al Vaticano (Magister)

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Con la crisi si dimettono i fedeli. Succede in Germania dove i cristiani debbono pagare l'8% in più delle tasse alle chiese (Giardina)

Le mie scuse ed i miei ringraziamenti al blog. Grazie ancora a tutti per il sostegno :-) (Raffaella)

La tragica questione degli abusi sessuali usata come ricatto (Elio Bromuri)

Il Papa: giovani, non rinunciate ai vostri sogni di fraternità, di giustizia e di pace (AsiaNews)

Precisazione: Joseph Ratzinger venne nominato Prefetto della CDF il 25 novembre 1981 e rinunciò alla diocesi di Monaco il 15 febbraio 1982

Diocesi Monaco: Prete condannato è stato sospeso. Secondo Apcom Ratzinger è stato arcivescovo di Monaco dal 1977 al 1986!

Testimoniare la fede è un compito che il Papa si è assunto e che, con ferma mitezza nonostante incomprensioni e attacchi, continua a richiamare (Vian)

Benedetto XVI rilancia la “profezia” del celibato e scrive un decalogo anti pedofili (Rodari)

Sciolto il partito pedofilo olandese, “una grande vittoria morale”. Il commento di don Fortunato Di Noto, fondatore di Meter (Zenit)

Angela Merkel soddisfatta per la volontà del Papa di fare chiarezza sulle denunce di abusi (Adnkronos)

Lettera del Papa ai giovani: grazie a Wojtyla per le GMG (Izzo)

Secondo l'Asca il fratello del Papa sarebbe coinvolto in denunce di abusi sessuali. Si imponga la rettifica immediata per palese falsità della notizia

Nonostante le difficoltà, non rinunciate ai sogni e rifiutate una libertà svincolata da valori: così il Papa ai giovani, nel Messaggio per la 25ma Gmg

Su RAI.TV nasce il nuovo spazio web di Rai Vaticano: comunicato stampa

Il Papa ai Luterani: «Noi non dovremmo litigare ma cercare di essere più uniti. Della divisione non possiamo essere contenti» (Perugia)

Benedetto XVI in visita alla comunità luterana di Roma: guardare con fiducia a Cristo per proseguire sulla via dell’ecumenismo (Radio Vaticana)

Lettera del Papa ai giovani: il futuro è nelle vostre mani (Izzo)

Il Papa ai giovani: Non fatevi spaventare da disoccupazione e crisi

Il Papa: "Dio ci dà i comandamenti perché ci vuole educare alla vera libertà, perché vuole costruire con noi un Regno di amore, di giustizia e di pace. Ascoltarli e metterli in pratica non significa alienarsi, ma trovare il cammino della libertà e dell'amore autentici, perché i comandamenti non limitano la felicità, ma indicano come trovarla" (Messaggio per la XXV Giornata Mondiale della Gioventù)

Il Papa: “L’unità è un dono che ci può essere dato solo da Dio” (Sir)

Delirio di onnipotenza. Padre Scalese risponde per le rime al vescovo Pacomio e al signor De Magistris

Irlanda, chieste le dimissioni del card. Brady. Il porporato rifiuta (Bandini)

L'incontro di Benedetto XVI con i Luterani: il commento di Fabio Zavattaro (Sir)

Secondo Repubblica il Papa è "ambiguo" sulla pedofilia. Quel "io mi vergogno" è stato dimenticato?

Papa Ratzinger sta lasciando traccia non perché è un teologo dotto e sapiente, ma perché è un vero cristiano (Mastroianni)

I moralisti dalla vita bassa che mettono la chiesa sotto assedio (Giuliano Ferrara)

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Benedetto XVI nella chiesa luterana di Roma per promuovere l'unità. Sottolinea gli elementi comuni e chiede di avanzare con impegno (Colina)

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Benedetto XVI visita la Chiesa luterana di via Firenze a Roma: "Abbiamo diviso l'unico cammino in tanti cammini" (Repubblica)

LE ATTESE DELLE NUOVE GENERAZIONI

DOMANDE CONTROCORRENTE PER TROVARE LA RISPOSTA

FRANCESCO OGNIBENE

A cosa aspira una persona giovane se non a una vita «non mediocre», «riuscita», cui saper dare «un senso pieno»? Benedetto XVI lo sa per espe­rienza e sa leggere quel che real­mente i giovani dicono, maga­ri mentre sembrano affermare tutt’altro. Sa che al dunque non chiedono se non di essere «pie­namente felici» e di niente di meno possono accontentarsi, tanto da far proprio lo stesso grido di Pier Giorgio Frassati: «Voglio vivere e non vivacchia­re!».
Nel suo messaggio per la Gior­nata mondiale della gioventù ormai alle porte – la prossima Domenica delle Palme –, diffu­so ieri, li prende così sul serio da proporre la storia di uno di lo­ro: quel «giovane ricco» del quale parla il Vangelo di Marco e che al Signore chiedeva la for­muletta per guadagnarsi «la vi­ta eterna», nientemeno. Si a­spettava forse la conferma che l’osservanza delle regole codi­ficate gli sarebbe bastata per ca­varsela, ma si sentì dire che per avere tutto quanto il suo cuore desiderava era proprio «tutto» che doveva lasciare –«possede­va infatti molti beni» –, e «se ne andò rattristato». Tristezza? È ciò che più fa orrore ai giovani, tanto che per evitarla sono di­sposti a qualsiasi acrobazia. E allora come si fa a non far la fi­ne del giovane ricco? Il Papa lo dice ai ragazzi del mondo col suo tono diretto e paterno, e lo si ricorda in quella dolce sera del settembre 2007 a Loreto con 400mila giovani italiani, inten­to a spiegare il Vangelo come duemila anni fa il Maestro sul­le colline di Galilea. «Per sco­prire il progetto di vita che può rendervi pienamente felici – scrive loro – mettetevi in ascol­to di Dio, che ha un suo disegno di amore su ciascuno di voi», e che dunque non va temuto co­me un tiranno esigente.
Il Papa garantisce: «Il cristiane­simo non è primariamente una morale, ma esperienza di Gesù Cristo, che ci ama personal­mente », anche «quando gli vol­tiamo le spalle». Non deve suc­cedere allora di sentirsi tagliati fuori, destinati a un auto-esilio, lontani da una Chiesa immagi­nata estranea a quel che si agi­ta nel cuore degli anni più in­quieti. È vero l’esatto contrario: la Chiesa sa che i giovani sono «ricchi», ricchissimi – «di qua­­lità, di energie, di sogni, di spe­ranze », snocciola il Papa – e che quei beni li posseggono «in ab­bondanza », ma come quel loro coetaneo che incrociò lo sguar­do del Nazareno si chiedono «cosa devo fare?». A cosa mi ser­ve tutto questo se non per qual­cosa di grande, senza fine, e­terno addirittura? Chiedono, reclamano di «vivere intensa­mente e con frutto in questo mondo». E Benedetto dà voce alla loro attesa di una proposta che li metta sulle tracce di una felicità illimitata proponendo loro la scelta liberante di un’e­sistenza costruita sull’asse dei comandamenti, «domande controcorrente rispetto alla mentalità dominante». Alla ri­chiesta giovanile di un «proget­to di vita» all’altezza delle atte­se più profonde il mondo re­plica proponendo allegria e be­nessere a prezzi di saldo: e su­gli scaffali sistema «una libertà svincolata da valori, da regole, da norme oggettive», che spin­ge a «rifiutare ogni limite ai de­sideri del momento». La libertà tanto ambìta è deformata nel­la sua caricatura, perché il gio­vane, senza sapere come, si ri­trova «schiavo di se stesso, dei suoi desideri immediati, degli idoli come il potere, il denaro, il piacere sfrenato». E una vol­ta ancora è destinato ad andar­sene via, mortalmente triste. Ma c’è chi non si stanca di cer­carlo, per posare una volta an­cora su di lui uno sguardo di sbalorditivo amore.

© Copyright Avvenire, 16 marzo 2010

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