lunedì 18 gennaio 2010
Visita del Papa alla sinagoga di Roma: il commento di Rino Fisichella
Vedi anche:
Il vescovo di Nis, Irinej: Papa Benedetto XVI potrebbe visitare la Serbia ortodossa nel 2013 (Beta)
Il Papa in sinagoga, Di Segni: il successo della visita non era scontato (Agi)
Visita del Papa in sinagoga, Pacifici: l'inizio di un grande sogno. Laras: Benedetto XVI non ha detto nulla di significativo (Messaggero)
Il Papa riceve il rabbino Jacob Neusner, citato nel libro su Gesù (Izzo)
VISITA DEL PAPA IN SINAGOGA: IL VIDEO SU BENEDICT XVI.TV
Il Papa in sinagoga: il commento di Vian
Pio XII, Papa progressista (Marco Burini)
Rabbino Rosen: Israele tratta il Vaticano in modo oltraggioso (AsiaNews)
La visita del Papa alla sinagoga, una sorpresa per l'ambasciatore israeliano (Zenit)
Visita del Papa in sinagoga: il commento di Giancarlo Zizola
Mons. Leonard è il nuovo arcivescovo di Bruxelles (Izzo)
Il Papa alla sinagoga di Roma: tenere conto di Israele e della Chiesa in Israele (David-Maria A. Jaeger)
GUARDARE AL FUTURO CON SPERANZA. Trovare nuovi punti di incontro tra Ebrei e Cristiani (Il commento di Maria)
Il Papa in sinagoga, intervista con padre Innocenzo Gargano (Sir)
Il rabbino Di Segni: puntare su ciò che è comune per dare un messaggio di pace. Il cardinale Kasper: rafforzato il dialogo (Radio Vaticana)
Il Papa in sinagoga: Parole, gesti, silenzi (Fabio Zavattaro)
IL CORAGGIO DI INCONTRARSI. Riflessioni sulla visita di Papa Benedetto XVI alla Sinagoga di Roma (Il commento di Maria)
Papa in sinagoga, Fiamma Nirenstein: Un discorso pieno d’affetto ma non ha mai citato Israele
Mons. Léonard nuovo arcivescovo di Bruxelles. In pensione il card. Danneels (Radio Vaticana)
Il Papa ha ricevuto il Rabbino Jacob Neusner e la moglie
Haiti: disperazione e violenze a Port au Prince. Nuovo appello del Papa (Radio Vaticana)
Le nostre riflessioni sulla giornata di ieri ed il commento di Salvatore Izzo
La visita del Papa alla sinagoga di Roma. Le considerazioni della redazione di Messainlatino.it
Il Papa: «Antisemitismo e antigiudaismo. Queste piaghe siano sanate per sempre» (Bobbio)
Pacifici: "Il gesto del Papa di alzarsi è destinato a fare epoca. In un attimo ha cancellato tutte le polemiche" (Galeazzi)
Il Papa: siano sanate le ferite causate dall'antisemitismo (Inma Álvarez)
Dialogo con gli ebrei: troppa debolezza da parte cattolica (non del Papa!) e troppe offese a Joseph Ratzinger. Si volti pagina (Raffaella)
Papa in sinagoga, "Nessuno può dirsi soddisfatto" (Garelli)
L'imbarazzo celato per il Pontefice tedesco (Lucia Annunziata)
Lerner parla di impossibilità per il Papa di pronunciare il nome di Pio XII. Non è imbarazzo ma rispetto! Quello che spesso manca per Benedetto XVI!
Il Papa in sinagoga e i Cattolici. Quali passi nuovi ci chiede nel dialogo con il popolo della Promessa la giornata di ieri (Bernardelli)
Il Papa si è presentato in Sinagoga come l’umile successore dell’ebreo Pietro (Tornielli)
Visita del Papa alla sinagoga: il commento di Franco Cardini nell'intervista di Eleonora Barbieri
Visita in sinagoga, Il Papa tira dritto e non si fa processare (dell'Orefice)
VISITA DEL PAPA ALLA SINAGOGA DI ROMA: RASSEGNA STAMPA DEL 17 GENNAIO 2010
Il Papa: restano le ferite ma il dialogo va avanti. Benedetto XVI viene più volte applaudito (Izzo)
Rabbino Di Segni: Dialogo a rischio se Concilio in forse
Nella sinagoga di Roma il papa rilegge le "Dieci Parole". Anna Foa e Mordechay Lewy: anche l'ebraismo deve fare autocritica (Magister)
Il Papa alla sinagoga di Roma: "Le piaghe dell'antisemitismo e dell'antigiudaismo possano essere sanate per sempre" (Discorso integrale)
Sulla Shoah, Benedetto XVI ha pronunciato le frasi forse più forti mai dette da un Papa, la condanna della «furia nazista» (Vecchi)
Il Papa: oggi nuova tappa del cammino di amicizia con gli ebrei. Dialogo maturo nonostante le difficoltà (Izzo)
VISITA DEL PAPA ALLA SINAGOGA DI ROMA:RASSEGNA STAMPA DEL 13, 14, 15 E 16 GENNAIO 2010 (SONO PRESENTI INTERVISTE E ARTICOLI PARTICOLARMENTE OFFENSIVI)
MOMENTO STORICO
Rino Fisichella
Essere stato presente in sinagoga ha significato realmente vivere un momento storico. Al di là della retorica, l’aria che si è respirata da subito è stata quella dell’amicizia e della gioia di ritrovarsi insieme. Ho tanti amici ebrei, ma non è questo ciò che conta.
Certo, è importante a livello personale, perché permette di conoscersi e comprendersi nella stima reciproca, ma essere stato in sinagoga ieri ha significato molto di più. L’emozione gioca sempre una parte importante in questi casi; eppure, ha prevalso la lucidità nell’ascolto dei discorsi che sono stati fatti. La prima impressione che si ricava è la concretezza dei temi affrontati, che permettono di tracciare davvero un cammino per un impegno comune.
Tra quelle mura sacre non si è fatta retorica né teoria; d’altronde, dinanzi ai deportati della follia nazista non era possibile. Non lo permetteva il momento storico che stiamo vivendo tutti e non lo concedeva neppure la situazione di crisi culturale generalizzata che chiede alle religioni di portare il proprio contributo specifico. Ho pensato più volte, dinanzi ai richiami alla shoa cosa potesse passare nel cuore e nella mente del Papa. Inevitabilmente e senza alcuna colpa anche lui porta il peso di quella follia messa in opera da chi aveva cacciato Dio per dare sfogo alla sete di potere. In tutti ha prevalso il rispetto, la comprensione e la forte condanna.
Ciò che è emerso, comunque, è aver constatato la volontà, oltre al desiderio, di tracciare un sentiero da percorrere insieme. Nei prossimi anni dovremo comprendere se questo è stato percorso oppure no. Da qui dipende la coerente continuità della visita del Papa in sinagoga e la permanenza del suo valore storico. Il rabbino Di Segni si è chiesto per quali strade e attraverso quali modalità possiamo camminare insieme come fratelli; Benedetto XVI ha risposto senza esitazioni. Riportare nella nostra società il senso di Dio che è andato perduto, impegnarsi per mantenere ferma la sacralità della vita, guardare con attenzione alla creazione per salvaguardarne l’integrità. Questi temi, pur complessi nella loro semplicità, obbligano a lavorare insieme, nonostante le differenze peculiari che ognuno possiede e conserva. Per i cattolici permane l’impegno a leggere la nostra storia alla luce delle radici che affondano nel terreno del popolo di Israele; per gli ebrei è decisivo guardare con maggior determinazione al futuro, forti dell’esperienza di sofferenza vissuta nel passato ma senza fermarsi ad essa. Cattolici ed ebrei si ritrovano a condividere una responsabilità comune; non è permesso loro dividersi o ignorarsi. Lo richiedono con forza e convinzione quanti ieri hanno vissuto un momento straordinario con una valenza religiosa, sociale e civile degna di essere annoverata tra i momenti storici del nostro tempo.
© Copyright Il Messaggero, 18 gennaio 2010 consultabile online anche qui.
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
14 commenti:
"Ho pensato più volte, dinanzi ai richiami alla shoa cosa potesse passare nel cuore e nella mente del Papa."
Credo che Mons. Fisichella abbia palesato quello che tutti coloro che vogliono bene al Papa, hanno pensato in quei momenti...ed è bello che lo dica cosi', semplicemente!
E' proprio cosi' che si dovevano esprimere i sentimenti del Papa.
In modo chiaro, ma anche in modo molto semplice, come e' il Santo Padre.
Ho apprezzato molto la sensibilita' di Mons. Fisichella.
R.
Io l'ho sentito ieri, su Sat 2000, subito dopo la fine della diretta dal Tempio Maggiore e anche ieri mi ha dato la stessa impressione che ha dato a te, pacato e molto sensibile:)
Ti auguro fin d'ora la buona notte, credo che sia stata una giornata pesante per la tua "sala stampa" :)
Ormai Maria mi conosce bene :)
In fondo sono una gallinella.
Che nessuno commenti!!! :))
R.
...infatti gia' dormo!
Buona notte anche a te, Maria ed al blog :))
R.
Ma no, magari avrebbero pensato che fossi io la gallinella! :p
(comincio ad avere crisi d'identità, ma non eravamo i 4 gatti del Papa????? )
Un bel pollaio e non se ne parla piu' :))
R.
Care Maria e Raffaella credo che siano state giornate piene per tutti! Immaginate per il nostro Papa che, pur essendo ormai abituato a parlare di argomenti delicati, nel proprio cuore avrà conservato tantissime emozioni concetto, molto bene espresso da Mons. Fisichella.
Carissimi amici siamo stati testimoni un nuovo traguardo del Pontificato di Bendetto XVI vissuto attimo per attimo grazie al lavoro scrupoloso e puntuale di Raffaella.
Continuiamo a camminare con Benedetto XVI chissà quanti traguardi ancora saremo pronti a raggiungere al suo fianco.
Un bel pollaio oppure un affollato gattile...... il risultato non cambia..........
SIAMO SEMPRE TANTISSIMI! :-))))))
Grazie, Euge :))
R.
:-)))))))))))))))))))
Siamo un esercito di gatti, galline, polli, pollastri..... e Gli vogliamo tanto bene. Buona notte a tutti
Ottimo l'articolo di mons. Fisichella, degno di un uomo che ama profondamente la Chiesa ed è unito al SANTO PADRE. Condivido le sue tesi e gioisco nel sentire tanta passione per la Verità, che talvolta passa per la fatica di un percorso comune, come è quello con gli ebrei, pur con le debite differenze.
don Alessandro
Anch'io, anch'io, ci sono anch'io, cooooc coooooc cooocodè!
Scusatemi se frequento poco, ma in questi giorni c'è un'Emergenza - con la E maiuscola - che mi chiama. Impegnatissima su altri fronti, ma con voi in spirito e le fatiche le offro per il Papa.
E da quel che ho capito dai veloci passaggi sui post,l'attività frenetica deve avermi scampato da tante amarezze, mentre per la dolcezza è bastato leggermi le parole di Benedetto XVI.
Posta un commento