martedì 20 aprile 2010

Il primo giorno del Papa a Malta nei commenti di Vecchi, Ansaldo, Maniaci e Marroni


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Royal (Faith and Reason Institute di Washington): Benedetto XVI e il santo coraggio (National Catholic Register)

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I cinque anni di Papa Benedetto e le responsabilità dei media: nota Sir

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La parole d'ordine: «Purificazione». Ma il filo conduttore è disciplinare la parte della Santa Sede ostile al rinnovamento (Galeazzi). Da incorniciare

Pedofilia, il Papa incontra otto vittime a Malta: il commento (audio) di Marco Ansaldo

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Si celebra il quinto anniversario dell'elezione del grande Papa Benedetto XVI (Gasparroni)

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BUON ANNIVERSARIO PAPA BENEDETTO, DOLCE CRISTO IN TERRA!

Rabbia ed odio spazzati via dalle lacrime di Papa Ratzinger: il bellissimo commento di Salvatore Izzo

Il pianto del Papa con le vittime degli abusi sessuali. "Dio non rifiuta nessuno. E la Chiesa non rifiuta nessuno (Magister)

Il Papa si comgeda da Malta: "Siate un esempio, sia qui che altrove, di una dinamica vita cristiana. Siate fieri della vostra vocazione cristiana e conservate con cura la vostra eredità religiosa e culturale" (Discorso)

Inqualificabile il comportamento di tg1 e tg2

Conclusa la storica visita del Papa a Malta: il bellissimo video-omaggio di Times of Malta

Malta, il Papa incontra 8 vittime di abusi. La commozione dei protagonisti. Padre Lombardi: clima intenso ma sereno

Lawrence Grech: L'incontro con il Papa è stato «il più grande regalo mai ricevuto dopo la nascita di mia figlia»

Il Papa: "Dio ama ognuno di noi con una profondità e intensità che non possiamo neppure immaginare. Egli ci conosce intimamente, conosce ogni nostra capacità ed ogni nostro errore. Poiché egli ci ama così tanto, egli desidera purificarci dai nostri errori e rafforzare le nostre virtù così che possiamo avere vita in abbondanza. Quando ci richiama perché qualche cosa nelle nostre vite dispiace a lui, non ci rifiuta, ma ci chiede di cambiare e divenire più perfetti" (Discorso ai giovani)

IL PAPA A MALTA: VIDEO, FOTO, PODCAST

Malta ha accolto il Papa con una grande e calorosa partecipazione. Stamattina erano attesi 15mila fedeli e ne sono giunti 50mila (Radio Vaticana)

Alla messa con il Papa si invoca una Chiesa senza macchia nè vipere. Poi il ricordo di Giovanni Paolo II (Izzo)

Il Papa arriva a Floriana: bellissimo video di Maltastar

Le vittime di abusi: il Papa ci ha donato la pace (Times of Malta)

Una delle vittime che hanno incontrato il Papa: «Sono stato sollevato e liberato da un grande peso»

Due anni fa, il 17 aprile 2008, per la prima volta nella storia un Papa incontrava un gruppo di vittime di preti pedofili a Washington

INCONTRO DEL PAPA CON LE VITTIME DI ABUSI: COMUNICATO DELLA SANTA SEDE

Il Papa: la misericordia di Dio per guarire le ferite del mondo. Poi incoraggia i sacerdoti ad essere fedeli agli impegni (Izzo)

Il Papa: Non tutto quello che il mondo oggi propone è meritevole. Molte voci cercano di persuaderci a mettere da parte fede e chiesa (Izzo)

Il Papa: "Molte voci cercano di persuaderci di mettere da parte la nostra fede in Dio e nella sua Chiesa e di scegliere da se stessi i valori e le credenze con i quali vivere. Ci dicono che non abbiamo bisogno di Dio e della Chiesa" (Omelia)

Malta ha riservato al Papa «un’accoglienza superiore alle aspettative». Oltre centomila persone hanno abbracciato Benedetto :-)

L’accoglienza dei Maltesi è calorosissima. «Happy birthday» per il Papa (Tornielli)

Questa storia del "carisma" wojtyliano sta seriamente danneggiando la credibilità dei mass media e rischia di rovinare in molti il ricordo di Giovanni Paolo II (Raffaella)

Il Papa: gravi minacce alla vita ed alla sacralità del matrimonio (Izzo)

La dolce rivoluzione di Papa Ratzinger. Lunedì si chiude il primo lustro del pontificato di Benedetto XVI, il Papa della fede e della ragione (Grana)

Lucetta Scaraffia: "La libertà del Papa" (Osservatore Romano). Monumentale

VIAGGIO APOSTOLICO DEL SANTO PADRE A MALTA (17-18 APRILE 2010): LO SPECIALE DEL BLOG

Il Pontefice Il ricordo del naufragio di San Paolo e l' intervento sugli immigrati: «L' accoglienza, grande dovere dei nostri tempi»

Il Papa: la Chiesa ferita dai nostri peccati

La visita a Malta. Il portavoce: non è escluso un incontro con le vittime dei preti pedofili

DA UNO DEI NOSTRI INVIATI LA VALLETTA (Malta)

Ci sono minuti che sembrano ore. È ormai sera quando Benedetto XVI, da solo e a capo chino, gli occhi chiusi, si raccoglie in preghiera nella grotta di San Paolo, davanti alla statua dell' Apostolo che, mentre «non comparivano più né il sole né le stelle», aveva incoraggiato i compagni di navigazione atterriti dalla tempesta: «E' inevitabile che andiamo a finire su qualche isola».
In aereo verso Malta il Papa aveva sorriso: «Cari amici, auguriamoci un buon viaggio senza questa nuvola oscura che sta sopra parte dell' Europa!».
E l' immagine del volo a dispetto della nube si aggiunge ai tanti simbolismi d' un viaggio che avviene nel pieno della crisi pedofilia ed è stato voluto dal Papa per celebrare un naufragio provvidenziale, quello di San Paolo a Malta, 1950 anni fa: perché «il motivo del naufragio parla anche per noi», dice, «dal quel naufragio è nata per Malta la fortuna di avere la fede e anche noi possiamo pensare che i naufragi della nostra vita facciano parte del progetto di Dio e possano essere utili per un nuovo inizio».
Mercoledì Benedetto XVI aveva evocato «la grazia di poter fare penitenza». E ora, pur senza nominare gli abusi avvenuti anche qui, elogia la fede di un Paese «che ama Cristo e ama anche la Chiesa, che è il suo corpo», e questo pur sapendo che «questo corpo è stato ferito dai nostri peccati», perché «il Signore ama questa Chiesa e il suo Vangelo è la vera forza che purifica e guarisce». A Malta, 98% di cattolici, l' unico Paese della Ue in cui non c' è una legge sull' aborto né il divorzio, il Papa è atterrato ieri pomeriggio in un clima non scontato, visti i tempi: l' affetto, la festa, i cori di centomila fedeli dal palazzo presidenziale alla grotta. Così, in questa colonia fenicia che per tremila anni è stata un «crocevia nella storia europea e mediterranea», tuttora attraversata dalle «fortificazioni che parlano di lotte precedenti, quando Malta contribuì moltissimo alla difesa della cristianità sia per terra che per mare», Benedetto XVI esorta a «riappropriarsi e difendere» le «verità morali fondamentali», ripete che c' è bisogno della testimonianza cristiana «di fronte a così tante minacce alla sacralità della vita umana, alla dignità del matrimonio e della famiglia». E insieme ricorda come «un grande dovere del nostro tempo» l' accoglienza di «quei popoli che bussano alla porta dell' Europa», come fecero i maltesi con San Paolo. Lo ha scritto al Papa anche il Presidente Giorgio Napolitano: «Il vecchio Continente è chiamato oggi ad assistere ed accogliere, con spirito solidale e senza pregiudizi, coloro che cercano rifugio dalla violazione della loro dignità di uomini e dei loro diritti fondamentali». A La Valletta, tra i «temi cruciali per il futuro», Benedetto XVI ha parlato di «tolleranza e reciprocità».
In aereo aveva spiegato che «tutti dobbiamo rispondere a questa sfida» in due modi: «lavorare perché tutti possano vivere dignitosamente nella loro terra» e «fare il possibile perché questi profughi, dove arrivano, trovino in ogni caso spazio per una vita dignitosa». Ieri il Papa non ha incontrato le vittime degli abusi. Oggi si vedrà, vale la massima discrezione e padre Federico Lombardi non lo esclude: «Quando è avvenuto, non si è mai annunciato prima».

© Copyright Corriere della sera, 18 aprile 2010 consultabile online anche qui.

Malta, il Papa nell' isola degli abusi La Chiesa ferita dai nostri peccati

DAL NOSTRO INVIATO MARCO ANSALDO

LA VALLETTA

«Un buon viaggio a tutti senza questa nube scura che arriva sul resto d' Europa». Tra nubi reali nel cielo e nuvole simboliche sulla Chiesa la visita di Benedetto XVI a Malta è cominciata con un augurio sul volo papale, fatto al microfono dallo stesso pontefice. Che, ancora una volta, non ha evitato la questione della pedofilia con un nuovo riferimento indiretto al caso. La Chiesa, ha detto il Papa senza usare il termine "abusi", è stata «ferita dai nostri peccati».
E perciò, ha poi continuato, parlando del naufragio di San Paolo nell' isola, evento di cui ricorre il 1950mo anniversario, «i naufragi della vita possano far parte di un progetto di Dio per noi e possono essere utili per un nuovo inizio nella nostra vita». «Penso - ha aggiunto Benedetto - che questo naufragio parli per noi. Perché per Paolo, dal naufragio a Malta, è nata la fortuna di avere la fede». Della questione degli abusi, caso scottante nell' isola, dove undici vittime hanno chiesto di incontrare il pontefice in questa sua visita apostolica, ha parlato chiaramente il presidente della Repubblica, George Abela, nel discorso in inglese in cui ha accolto il Papa all' aeroporto di Luqa. «L' impegno costante della Chiesa rimane quello di salvaguardare i bambini e tutti i vulnerabili - ha affermato il capo dello Stato maltese - e di assicurare che non ci sia nessun posto di rifugio per quelli che cercano di infliggere il male». Continuando così, con parole molto ferme: «Santo Padre, per quelli come noi che credono e sono rafforzati con i valori fondamentali pronunciati dalla Chiesa, riconosciamo che alcuni dei suoi ministri sfortunatamente si perdono. Rimane dunque la responsabilità della Chiesa e dello Stato di lavorare insieme per emettere direttive e disegnare leggi e meccanismi efficaci, che vengano armonizzati insieme, per contrastare i casi di abusi. Venga fatta giustizia e si veda che viene fatta giustizia». Malta, membro dell' Unione Europea solo dal 2004, è uno dei pochi paesi al mondo che non ha una legge che prevede la possibilità di divorziare, in cui il 94% della popolazione è di fede cattolica. E' l' unico Paese della Uea non prevedere il divorzio, i maltesi, del resto si oppongono anche all' aborto.
«La vostra nazione - ha così affermato Benedetto XVI- dovrebbe continuare a difendere l' indissolubilità del matrimonio quale istituzione naturale e sacramentale. Vanno inoltre difese la vera natura della famiglia e la sacralità della vita umana, dal concepimento sino alla morte naturale». Il pontefice ha in sostanza chiesto a Malta di proseguire la sua natura di baluardo per la difesa dei valori cristiani in un' Europa sempre più secolarizzata. «Avete molto da offrire in campi diversi - ha spiegato Benedetto rivolto al presidente Abela e ai suoi dignitari quali la tolleranza, la reciprocità, l' immigrazione ed altre questioni cruciali». E proprio il tasto dell' immigrazione è stato molto battuto dal pontefice. «Malta è il punto dove le correnti dei popoli arrivano dall' Africa e bussano alla porta dell' Europa- ha detto- questoè un grande dovere del nostro tempo. E naturalmente non può essere risolto dall' isola di Malta. Noi tutti dobbiamo risponderea questa sfida e lavorare perchè tutti possano nella loro terra vivere una vita dignitosa e fare il possibile perchè questi profughi dove arrivano trovino qui in ogni caso uno spazio di vita dignitosa».
In serata, nella cittadina di Rabat, c' è stato un vero bagno di folla per il pontefice, che ha attraversato l' isola maltese in "papamobile". All' uscita dal Palazzo dei Gran Maestri si è incamminato a piedi verso la folla per salutare alcuni bambini malati che erano, con le loro carrozzelle, nelle prime file.
Il Papa ha avuto parole di incoraggiamento per i loro genitori che non hanno trattenuto lacrime di commozione. E quando si è affacciato al balcone del Palazzo presidenziale, migliaia di bambini, ricordando il giorno del suo 83mo compleanno appena trascorso, hanno intonato insieme, in inglese: "Happy Birthday".

© Copyright Repubblica, 18 aprile 2010 consultabile online anche qui.

LIBERO del 18/4/2010 INNI E APPLAUSI: FINALMENTE PACE PER IL PAPA (MANIACI CATERINA) a pag. 18

SOLE 24 ORE del 18/4/2010 IL PAPA: CHIESA FERITA DAI NOSTRI PECCATI (MARRONI CARLO) a pag. 18

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