mercoledì 10 febbraio 2010

Crisi economica, il Papa: la ricetta di Antonio vale anche oggi (Izzo)


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Nota della segreteria di stato approvata da Benedetto XVI che ha deplorato «gli attacchi ingiusti e ingiuriosi» (Galeazzi)

Benedetto XVI prega per tutti i malati del mondo. Mons. Zimowski: la medicina smetta di voler governare tecnicamente la vita umana (Radio Vaticana)

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Il Papa e la dichiarazione della segreteria di stato: il commento di Riccardo Paradisi (Liberal)

Il Papa: dai preti più attenzione alla predicazione ed omelie più attuali (Asca)

Il Papa: "Antonio, alla scuola di Francesco, mette sempre Cristo al centro della vita e del pensiero, dell’azione e della predicazione. È questo un altro tratto tipico della teologia francescana: il cristocentrismo. Volentieri essa contempla, e invita a contemplare, i misteri dell’umanità del Signore, in modo particolare, quello della Natività, che gli suscitano sentimenti di amore e di gratitudine verso la bontà divina" (Catechesi)

Il Papa visita Malta il 17 e 18 aprile, sulle orme di San Paolo

VIAGGIO APOSTOLICO DI BENEDETTO XVI A MALTA IN OCCASIONE DEL 1950° ANNIVERSARIO DEL NAUFRAGIO DI SAN PAOLO (17 - 18 APRILE 2010) - PROGRAMMA

Il Papa: guardando la croce si capisce la grandezza della dignità umana (AsiaNews)

Il Papa: l'economia ha bisogno dell'etica amica della persona (Apcom)

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Il Papa, l'amore di Benedetto verso la Chiesa e per noi fedeli e le "piccolezze" che gli girano intorno (Raffaella)

Socci durissimo: i più stretti collaboratori del Pontefice dovrebbero fare scudo al Papa non farsi scudo del Papa che in queste vicende non c'entra!

Una ferita che resta aperta. La struttura vaticana ha reagito facendosi scudo del Papa (Massimo Franco)

Nuovi "bisbigli" delle rane vaticane e Repubblica titola: Caso Boffo, il blitz dopo una inchiesta. "Questa è solo la prima puntata"

Il messaggio del Papa ha due destinatari: all'esterno immagine di unità della Santa Sede, all'interno duro "alt" di Benedetto alle lotte intestine

L’immagine del Vaticano e più in generale della Chiesa che è emersa in queste settimane è stata desolante, soprattutto per i semplici fedeli. Anche e soprattutto per questo motivo Benedetto XVI, d’intesa con i suoi più stretti collaboratori, ha voluto dire basta e ha approvato il comunicato di smentita (Tornielli)

Il caso Boffo, la Segreteria e Benedetto XVI...(Pietro De Marco). Per meditare!

Il Papa chiude il caso Boffo. I vescovi ringraziano (Andrea Gagliarducci)

Santa Sede: «Campagna diffamatoria contro il Papa» (Gasparroni)

Vian ce le suona con una smentita squillante e molto tardiva. Ne prendiamo atto. Così (Giuliano Ferrara)

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Pedofilia, la svolta partì dall'America. Benedetto XVI chiese perdono e incontrò le vittime delle violenze (Molinari)

Francia. Una condanna contro i tradizionalisti? "Prima ci ignorano, poi ci deridono, poi ci combattono; infine vinciamo" (Gandhi), Messainlatino

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Nota della Presidenza della Cei sul comunicato della segreteria di stato (Sir)

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Il Papa: "La Chiesa, lungo i secoli, sull’esempio di Cristo, ha promosso la tutela della dignità e dei diritti dei minori e, in molti modi, si è presa cura di essi. Purtroppo, in diversi casi, alcuni dei suoi membri, agendo in contrasto con questo impegno, hanno violato tali diritti: un comportamento che la Chiesa non manca e non mancherà di deplorare e di condannare" (Discorso)

Riceviamo e con grande piacere e gratitudine pubblichiamo:

CRISI: PAPA, LA RICETTA DI ANTONIO VALE ANCHE OGGI

(AGI) - CdV, 10 feb.

(di Salvatore Izzo)

L'invito, ripetuto piu' volte da Sant'Antonio nella sua predicazione, "a pensare alla vera ricchezza, quella del cuore, che rendendo buoni e misericordiosi, fa accumulare tesori per il Cielo", e' stato rivolto oggi da Benedetto XVI ai fedeli di tutto il mondo presenti all'Udienza Generale.
"Non e' forse questo, cari amici, un insegnamento molto importante anche oggi, quando la crisi finanziaria e i gravi squilibri economici impoveriscono non poche persone, e creano condizioni di miseria?", ha chiesto il Pontefice agli ottomila pellegrini che gremivano l'Aula Nervi.
E citando l'enciclica "Caritas in veritate" ha ricordato loro che "l'economia ha bisogno dell'etica per il suo corretto funzionamento, non di un'etica qualsiasi, bensi' di un'etica amica della persona'".
Alla vigilia dell'ostensione delle spoglie mortali di sant'Antonio esposte da lunedi' nella nella Cappella delle Reliquie della Basilica di Padova, nella catechesi di questa mattina, Ratzinger ha proposto dunque la ricetta - valida anche per l'uomo di oggi - di "uno dei Santi piu' popolari in tutta la Chiesa Cattolica". E in particolare il suo invito a credenti e non credenti a vedere nel Crocifisso lo "specchio" della dignita' umana e ad accogliere i poveri in terra perche' saranno loro ad accoglierci in cielo.
"Lisbona - ha ricordato - gli diede i natali in terra, Padova quelli in cielo". Tra questi poli geografici, divenuti nei secoli l'universale segno di distinzione del Santo, si racchiude la storia umana e spirituale di Antonio di Padova, uomo di tale "scienza" ed "eloquenza" cristiana da ricevere come incarico dai suoi superiori quello di dedicarsi in modo prevalente alla predicazione. Dai suoi scritti, ha osservato Benedetto XVI, emerge in modo cosi' efficace "la freschezza e la bellezza del Vangelo" al punto che "ancora oggi", a distanza di 800 anni, "li possiamo leggere con grande profitto spirituale". Non solo. Antonio di Padova, che aveva voluto diventare Frate minore e che nel 1221 aveva personalmente conosciuto San Francesco nel celebre "Capitolo delle stuoie", fu colui che - ha riconosciuto il Papa - "con le sue spiccate doti di intelligenza, di equilibrio, di zelo apostolico"
contribui' "in modo significativo allo sviluppo della spiritualita' francescana".
Ma anche un altro tratto fondamentale spicca nei suoi sermoni, quello di un grande "fervore mistico": i suoi sermoni, ha tenuto a sottolineare il Papa teologo, parlano della preghiera "come di un rapporto di amore, che spinge l'uomo a colloquiare dolcemente con il Signore, creando una gioia ineffabile, che soavemente avvolge l'anima in orazione".
Riletto da Papa Ratzinger, Sant'Antonio ci ricorda che la preghiera ha bisogno di un'atmosfera di silenzio che non coincide con il distacco dal rumore esterno, ma e' esperienza interiore, che mira a rimuovere le distrazioni provocate dalle preoccupazioni dell'anima, creando il silenzio nell'anima stessa". In questo "vero e proprio itinerario di vita cristiana", che il Santo propone con i suoi insegnamenti, la preghiera permette a Dio di "entrare nella sfera degli affetti, della volonta', del cuore" con i suoi "quattro indispensabili atteggiamenti", che il Papa ha voluto sottolineare per i credenti di oggi: "aprire fiduciosamente il proprio cuore a Dio; questo e' il primo passo del pregare, non semplicemente cogliere una parola, ma aprire il cuore alla presenza di Dio; poi colloquiare affettuosamente con Lui, vedendolo presente con me; e poi - cosa molto naturale - presentargli i nostri bisogni; infine lodarlo e ringraziarlo". Le ricadute concrete della preghiera si constatano nella vita sociale.
Le citta' e i commerci che rifioriscono all'inizio del 13.mo secolo mostrano anche un aumento di persone che, ha ricordato Benedetto XVI, "erano insensibili alle necessita' dei poveri".
Per Antonio, ha aggiunto Ratzinger, era basilare la contemplazione del Crocifisso che e' un elemento centrale anche per la nostra cultura contemporanea: "la visione del Crocifisso - ha spiegato Benedetto XVI -ispira ad Antonio pensieri di riconoscenza verso Dio e di stima per la dignita' della persona umana, cosi' che tutti, credenti e non credenti, possano trovare nel Crocifisso e nella sua immagine un significato che arricchisce la vita. Cosi' tutta la dignita' umana appare nello specchio del Crocifisso e lo sguardo verso di Lui e' sempre fonte del riconoscimento della dignita' umana".
Da un predicatore di eccellenza come Antonio di Padova a coloro che hanno oggi il compito di rendere "incisiva la comunicazione" dei capisaldi della fede. Benedetto XVI ha concluso la catechesi esortando il clero, nell'Anno Sacerdotale in corso, ad essere sollecito nel suo "ministero di annuncio e attualizzazione della Parola di Dio ai fedeli, soprattutto - ha auspicato - attraverso le omelie liturgiche" che debbono essere sempre "una presentazione efficace dell'eterna bellezza di Cristo, proprio come Antonio raccomandava: 'Se predichi Gesu', egli scioglie i cuori duri; se lo invochi, addolcisci le amare tentazioni; se lo pensi, ti illumina il cuore; se lo leggi, egli ti sazia la mente'".

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