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Il Papa: "La Chiesa, lungo i secoli, sull’esempio di Cristo, ha promosso la tutela della dignità e dei diritti dei minori e, in molti modi, si è presa cura di essi. Purtroppo, in diversi casi, alcuni dei suoi membri, agendo in contrasto con questo impegno, hanno violato tali diritti: un comportamento che la Chiesa non manca e non mancherà di deplorare e di condannare" (Discorso)
Tolleranza zero per i preti pedofili
GIACOMO GALEAZZI
CITTA’ DEL VATICANO
E’ ora di «condannare». Il Pontefice punta sulla «tolleranza zero» contro gli scandali sessuali nella Chiesa e stigmatizza i divorzi (fanno male ai bambini). Benedetto XVI denuncia gli abusi dei preti che «hanno violato i diritti dell’infanzia».
Un comportamento che «la Chiesa non manca e non mancherà di deplorare». L’atto d’accusa contro la pedofilia nella Chiesa anticipa la lettera papale all’Irlanda e le linee-guida ai vescovi di tutto il mondo: denunciare alla magistratura le violenze dei sacerdoti. «La tenerezza e l’insegnamento di Gesù hanno sempre costituito un appello pressante a nutrire profondo rispetto e premura verso l’infanzia - afferma il Pontefice al “summit” del dicastero della Famiglia -. La Chiesa ha promosso la tutela della dignità e dei diritti dei minori e si è presa cura di essi».
Però, «alcuni dei suoi membri, agendo in contrasto con questo impegno, hanno violato i diritti dell’infanzia». Inoltre, «le dure parole di Gesù contro chi scandalizza i piccoli impegnano tutti a non abbassare mai il livello di tale rispetto e amore». Perciò il Papa raccomanda «l’adozione, le cure sanitarie, l’educazione, la tutela dei disabili, la protezione dei piccoli contro la violenza, l’abbandono e lo sfruttamento sessuale e lavorativo».
Una riprovazione per i preti pedofili già espressa più volte (nei viaggi in Usa, Australia e nelle udienze in Vaticano) e sempre con maggior forza. Rimosso nel 2003 dalla guida dell’arcidiocesi di Boston per lo scandalo pedofilia, il cardinale Bernard Law è Arciprete della basilica di Santa Maria Maggiore.
«Non posso fare commenti: ero impegnato e non ho ascoltato le parole del Papa», si schermisce il cardinale per il cui trasferimento-promozione in Curia la Santa Sede è contestata dai cattolici Usa.
Bimbi feriti dalla pedofilia, ma anche dalle separazioni e divorzi dei genitori. «La famiglia, fondata sul matrimonio tra un uomo e una donna è l’aiuto più grande che si possa offrire ai bambini - spiega il Papa -. I figli vogliono essere amati da una madre e da un padre che si amano, ed hanno bisogno di abitare, crescere e vivere insieme con ambedue i genitori, perché le figure materna e paterna sono complementari nell’educazione». Quindi, va fatto «tutto il possibile per far crescere i bambini in una famiglia unita e stabile. Un ambiente familiare non sereno, la divisione della coppia dei genitori, la separazione con il divorzio non sono senza conseguenze per i bambini».
L’associazione matrimonialisti (Ami) sostiene, invece, che «se i figli vivono fra conflitti e violenze, una separazione può anche essere terapeutica». Il ministro vaticano della Famiglia, Antonelli ribatte che «in Francia i figli di genitori separati, nella percentuale del 25%, continuano a presentare, anche a distanza di anni, problemi psicologici e di adattamento sociale. Costituiscono il 50% dei tossicomani e l’80% dei ricoverati in psichiatria». Il Papa richiama «le ragioni profonde e la sacramentalità del patto coniugale», mentre il segretario di Stato Bertone chiede ai governanti «risorse adeguate per la difesa dell’infanzia e il recupero dei valori fondamentali alla base del retto vivere sociale».
© Copyright La Stampa, 9 febbraio 2010
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