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G.G.V.
Il nome è deciso, Benedetto XVI lo ha detto ieri a padre Alvaro Corcuera, attuale superiore dei Legionari di Cristo. Di certo la nomina del «delegato» del Papa, ovvero del commissario che dovrà rimettere in sesto la Legione travolta dai crimini pedofili del (defunto) fondatore, diverrà ufficiale a giorni: e non sarà, spiegano Oltretevere, uno di lingua spagnola, l'ipotesi del cardinale messicano Juan Sandoval Íñiguez «non ha fondamento». Il «delegato» sarà europeo, forse italiano, lontano dalle aree di maggiore influenza.
Il Papa ha pronte altre nomine da pubblicare dopo il 29 giugno, festa dei santi Pietro e Paolo. Per l'arcivescovo Rino Fisichella verrà creato un nuovo pontificio consiglio per la rievangelizzazione dell'Occidente. Il vescovo di Basilea Kurt Koch sostituirà il cardinale Walter Kasper alla guida del consiglio per i rapporti con gli altri cristiani e gli ebrei. Va in pensione anche il cardinale Giovanni Battista Re, prefetto della congregazione per i vescovi.
La nomina già definita del cardinale di Sydney George Pell - aveva pure trovato casa - è sfumata dopo un lungo fuoco di sbarramento: «voci» di motivi di salute, accuse di non aver fatto abbastanza contro i pedofili, «calunnie» che tuttavia hanno avuto effetto. Si parla di «resistenze» alla nomina di un non italiano, ma la situazione non cambia: salvo altre sorprese, al posto di Re andrà il cardinale Marc Ouellet, arcivescovo di Québec e primate del Canada.
© Copyright Corriere della sera, 18 giugno 2010
Chissa' se la decisione sul vescovo polacco non ha, in qualche modo, a che vedere con il caso Maciel...chissa'!
In ogni caso la faccenda va chiarita subito o finira' proprio per far passare in secondo piano la nomina del delegato.
Sveglia!
R.
4 commenti:
perchè sempre supposizioni? tutto ruota intorno al "caso Maciel"? in che senso? gentile Raffella se sa qualcosa lo dica, altrimenti "il bel tacer non fu mai detto!"
Io non so nulla ma i "tempi" mi sembrano sospetti.
La tecnica e' vecchia ma sempre incisiva: alla vigilia di importanti decisioni, si fa scoppiare uno scandalo in modo che i media abbocchino.
Non e' la prima volta ma sarebbe ora che fosse l'ultima.
R.
sì. a volte, a volte spesso, accade. C'è un'atmosferina che è un piacere.
No, non ci sono complotti,ma per carità, come si può stoltamente sostenerlo, tuttavia se si mettono in fila certi fatti , spesso la somma finale emana cattivo odore.
Anche recentemente l'AP ha riprovato a tirare fuori una storiella su Ratzinger Cardinale ma il colpo non è riuscito.Anche lì, il titolo dava ad intendere una storia esclusiva, currite, currite un altro scandalo.
Insomma, ci si prova,non si sa mai.
Quindi il pensare male di Raffaella qualche fondamento, purtroppo, ce l'ha.
dopo aver mangiato e fatto il pisolino, ho letto l'articolo di Politi e francamente non mi ha fatto nessun effetto.
Vuole sfogare della bile ma la storia non è da scoop.A chi interessa tirare fuori questa storia di un vecchio vescovo finocchio?
E' la dottrina della Chiesa verso gli omosessuali che a Politii sta sull'anima. e curiosamente in questo caso la "magnanimità" qui gli dà fastidio.
Sinceramente non mi sembra che ci sia trippa per gatti.
certo si può sempre polemizzare , scandalizzare e fare versacci: ma per cosa? Nessuno ha mai denunciato qusto vescovo, dice Politi anche se aveva un difettuccio non da ridere.
Secondo me, è fuffa.
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